La nostra Storia
L’attività Alberghiera denominata “HOTEL BARRETT” è ubicata al civico 47 di Largo di Torre Argentina nell’edificio color giallo chiaro, recentemente ristrutturato, situato proprio accanto all’antico Teatro Argentina dove nel 1816 debuttò l’opera “II Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini.
Il palazzo è costruito al di sopra dell’ingresso dell’antico Foro di Pompeo (il piu’ grande Foro della Roma Imperiale con circa 100 colonne!) e guarda direttamente i quattro templi della antica Roma repubblicana (400 a.C.) di largo Torre Argentina.
L’Hotel in alcune sue parti interne come, ad esempio, nel salone dell’Albergo, evidenzia antiche mura ed archi di epoca romana con la sua inconfondibile tecnica di costruzione.
Nella hall dell’Hotel è stata inoltre fedelmente ricostruita (sia attraverso approfondite ricerche, sia analizzando documenti e testimonianze d’epoca e sia studiando gli esigui resti originali in pietra tramandati sino ad oggi) la fontana del piano nobile del palazzo che attualmente è uno dei piani su cui si sviluppa l’Hotel Barrett.
L’area prospiciente la facciata in cui si apre il portone di ingresso del suddetto palazzo ha l’attuale conformazione come conseguenza degli scavi archeologici eseguiti negli anni 1926-1929, che demolirono quanto rimaneva dell’isolato già occupato dal palazzo denominato “a’ Cesarini” (di proprietà dell’antica famiglia Sforza-Cesarini ed un tempo sede dell’Ambasciata di Francia presso lo Stato Pontificio). Tali scavi hanno portato alla luce una grande Area Sacra con imponenti resti di 4 Templi dell’epoca della Roma antica Repubblicana, tra i più antichi venuti alla luce a Roma.
L’edificio del V° secolo che attualmente ospita l’Hotel Barrett insiste su di un sito caratterizzato dai Portici e dalla Curia di Pompeo: quest’ultima, a sua volta, ingresso orientale del “Teatro di Pompeo”, edificato dal console-triumviro Pompeo Magno intorno al 57 a.C. Si tratta del primo teatro in pietra realizzato a Roma, con un porticato di circa 100 colonne marmoree. Le dimensioni del teatro sono veramente eccezionali per l’epoca, se si considera che la cavea aveva un diametro di circa 150 metri e la lunghezza della scena era di circa 90 metri, con una capacità di almeno 20.000 posti.
Dietro la scena si estendeva un quadriportico di 180 x 135 metri, un vero e proprio parco pubblico ornato di statue con boschetti di platani, bordati da fontanelle, terminante con una grande esedra rettangolare, utilizzata come Curia per le riunioni del Senato. La Curia di Pompeo, che si affacciava direttamente sui quattro Templi di Largo Torre Argentina, è situata al di sotto del palazzo attuale sede dell’Hotel Barrett.
Nella Curia di Pompeo, fu ucciso alle idi di marzo del 44 a.C. Caio Giulio Cesare: proprio ai piedi di una monumentale statua del suo avversario politico, il console Pompeo Magno.
Questa statua è oggi visibile a Palazzo Spada.Il Teatro di Pompeo, restaurato sotto gli imperatori Settimio Severo e Caracalla (210 d.C.), aveva i due ordini di colonne centrali quasi in asse con l’attuale adiacente via dei Barbieri, lungo la direzione da Est (ingresso ai portici corrispondente alla attuale via di Torre Argentina) ad Ovest (emiciclo del teatro insistente sul sito dell’odierna area urbana compresa tra via dei Giubbonari a Sud, piazza Campo dei Fiori ad Ovest e piazza del Paradiso a Nord).
Pertanto l’intero edificio che accoglie l’Hotel Barrett insiste sull’area un tempo occupata dal Porticato e dalla Curia del Teatro di Pompeo: area situata proprio di fronte ai quattro Templi dell’epoca della Roma antica repubblicana (400 a.C.) costituenti oggi l’Area Sacra di Torre Argentina. Il suddetto Palazzo risulta già definito almeno a partire dal 1576 in una pianta disegnata da Mario Cartaro (Novissimae urbis Romae accuratissima descriptio).